Organica, il 5 novembre si inaugurano le mostre che concludono la stagione 2023 del Museo di arte ambientale

Organica, il 5 novembre si inaugurano le mostre che concludono la stagione 2023 del Museo di arte ambientale

Si inaugurano domenica 5 novembre, alle ore 11 nelle sale dello Spazio CEDAP, le due nuove mostre che concludono la stagione 2023 del Museo di arte ambientale Organica: per la sezione di arte contemporanea, l’appuntamento è con Container, il nuovo progetto installativo dell’artista Pietruccia Bassu a cura di Valerio Dehò, mentre la sezione di fotografia ospita la mostra Antonello Menicucci e l’architettura organica, retrospettiva dedicata all’architetto Menicucci, autore del progetto dello Spazio CEDAP, che oggi ospita il Museo Organica. 

 

La poetica dell’artista Pietruccia Bassu rinnova il senso di appartenenza ad una tradizione, ad una storia, costruendo dei progetti sul senso di continuità e di riappropriazione della memoria. La sua idea di fondo è quella di ritrovare nelle pratiche e nei linguaggi del contemporaneo, la possibilità di tramandare gesti, tecniche, particolari che appartengono alla tradizione della sua famiglia. Con il lavoro installativo Container, l’artista trasporta nello spazio espositivo del Museo Organica non solo idealmente, ma anche attraverso le piante catastali, la casa di famiglia di Ittiri.  

 

Lo spazio espositivo diventa in tal modo speculare della casa genitoriale, luogo in cui si depositano ricordi e memorie. Il titolo rimanda semanticamente non soltanto a un luogo, a uno spazio chiuso, a un contenitore, ma anche a tutte le pratiche relative e ai significati accessori quali trattenere, reprimere, evitare manifestazioni eccessive dei sentimenti. Parte integrante del progetto espositivo sono i cassetti, contenitori che ospitano aspettative, mancanze, privazioni, socialità tra lo spazio pubblico del piano terra dell’abitazione familiare e lo spazio privato del primo piano. La mostra è curata dal critico d’arte Valerio Dehò. 

 

Accanto alla mostra di Pietruccia Bassu, il 5 novembre si inaugura anche la mostra retrospettiva Antonello Menicucci e l’architettura organica a cura del critico d’arte Giannella Demuro e dell’architetto Simone Vacca D’Avino. La mostra ripercorre la carriera e la poetica di Antonello Menicucci insieme alla storia del CEDAP, struttura nata nel 2016 grazie a un progetto di riqualificazione dell’area dell’architetto tempiese. Il lavoro di Menicucci si è sempre contraddistinto per una notevole versatilità di interessi, legata alla curiosità per il mondo circostante unita a una cura quasi maniacale in fase di progettazione. Tornato a Tempio Pausania dopo gli studi di Architettura a Roma e Firenze, Menicucci esordisce nei primi anni ’80. 

 

Una costante della sua attività, sia nel settore pubblico sia in quello privato, è l’attenzione prestata all’ambiente, nella doppia accezione di ambiente naturale e di ambiente antropizzato, che lo ha spinto a occuparsi di territorio con progetti di riqualificazione urbanistica di alcune città sarde, di recupero urbano di centri storici, siti archeologici o paesaggistici. L’approfondimento, nella sua ricerca personale, di temi legati alla maggiore conoscenza delle problematiche ambientali, l’impatto che tutto ciò comporta con la qualità della vita, ha sensibilmente influenzato i lavori più recenti. Nelle sue scelte progettuali tutto ciò si concretizza innanzi tutto nel rispetto del contesto, storico o naturale, in cui inserire le strutture, nella profonda convinzione che ogni nuovo segno portato dall’uomo debba inserirsi in questo contesto in modo armonico, rispettandone lo spirito, utilizzando materiali e tipologie che, pur nella naturale evoluzione che ogni cosa subisce, trovino un equilibrio tra quello che la tradizione e le moderne tecnologie forniscono di valido, sul piano estetico, simbolico o tecnico. In questo senso, è nato il progetto del CEDAP, struttura ideata per riconvertire un’area precedentemente dedicata al ripopolamento della trota sarda in uno spazio dedicato all’ambiente e al paesaggio.  

 

Sono previste, inoltre, nei mesi di novembre e di dicembre, diverse iniziative del museo in concomitanza con le attività espositive. 

 

Sabato 11 novembre alle ore 16.00, per la quinta edizione di Qui c'è aria di cultura, vetrina dell'editoria sarda "L'Isola dei libri” – a Tempio dal 10 al 12 novembre – si terrà “Storie, paesaggi, confini nelle Fiabe Italiane di Italo Calvino in occasione del centenario della nascita”, incontro di narrazione orale con Enedina Sanna, a cura dell'Associazione Editori Sardi. 

 

Dal 18 al 26 novembre, Organica e il CEAS Tempio partecipano a “SERR – settimana europea per la riduzione dei rifiuti” con La seconda vita delle cose, iniziativa dedicata al dono e dello scambio, nell’ambito del progetto regionale Plastiche ed economia circolare, in collaborazione con l’associazione Omnia. 

 

Sabato 16 dicembre ci sarà il convegno “La montagna abitata” dedicato al rapporto tra arte, natura e architettura, che concluderà la programmazione artistica 2023. 

tramedarte.org 

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