Organica, due nuove mostre di arte contemporanea e fotografia nel museo del Parco del Limbara

Organica, due nuove mostre di arte contemporanea e fotografia nel museo del Parco del Limbara

Proseguono le attività espositive di Organica, il museo di arte ambientale dedicato all’arte contemporanea e alla fotografia, a pochi chilometri dal centro abitato di Tempio Pausania, nel bosco di Curadureddu. 

 

Lo scorso 21 agosto sono state inaugurate due nuove mostre: Vie di Fuga il nuovo progetto installativo-multimediale dell’artista Giusy Calia a cura di Mariolina Cosseddu, per la sezione di arte contemporanea, e L’arte della lavorazione del sughero in Sardegna, reportage naturalistico e antropologico di Roberto Graffi per la sezione di fotografia. 

 

Il lavoro di Giusy Calia, Vie di Fuga, mostra una divertita follia compositiva fatta di oggetti e forme tanto concrete e reali da apparire inverosimili perché disposte in luoghi del tutto stranianti. La mostra è curata dalla storica e critica d’arte Mariolina Cosseddu che, nel testo critico che accompagna l’esposizione, illustra la poetica sottesa al lavoro: “La dominanza della figura femminile, la presenza irrinunciabile dell’acqua, il simbolismo degli oggetti della memoria, sono elementi costruttivi di una visione del mondo che declina dolore e bizzarria, passione e giocosità, malinconia e assurdità, tutto perfettamente in equilibrio sul filo del rasoio. Eppure, a scorrere le immagini che compongono Vie di Fuga, non si può non prendere atto che qualcosa è successo, qualcosa che equivale a una svolta, a una nuova dimensione dello sguardo e dello spirito indagatore”. 

 

Accanto alla mostra di Giusy Calia, è stata inaugurata anche la mostra L’arte della lavorazione del sughero in Sardegna del fotografo Roberto Graffi, presentata dal designer Nicola Vasa. Attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, l’approfondita e minuziosa ricerca di Graffi riesce a catturare l'anima delle persone, consegnando all’osservatore un affresco di un mondo che ruota intorno ad un materiale naturale antico e prezioso, il sughero – dalla estrazione della pianta madre alle tante fasi della lavorazione – un mondo che oggi rischia di scomparire. Un piccolo esercito di scorzatori, trasportatori, bollitori, tagliatori, quadrettai, operai, operaie, mogli, mariti, figli, nipoti e famiglie intere che “guardano tranquillamente in macchina, tutti come fotogrammi di uno stesso film di passione per il lavoro, dedizione e spirito di sacrificio. Volti sereni che oggi rischiamo di non rivedere, custodi di mille segreti di un mestiere antico tramandato di padre in figlio, apprendisti e operai che son diventati bravi artigiani, imprenditori e industriali coraggiosi”, come spiega il designer Nicola Vasa. 

tramedarte.org 

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