Inaugura mercoledì 25 giugno, nella sede di Cagliari della Fondazione di Sardegna, la mostra fotografica “La luce che impressiona – Un viaggio fotografico in una Sardegna inattesa”, curata da Marco Delogu e da Franco Carta. L’esposizione raccoglie i lavori di fotografe e fotografi che hanno preso parte alle attività di The Photo Solstice, progetto promosso dalla Fondazione nell’ambito della piattaforma AR/S – Arte Condivisa.
La mostra è il momento conclusivo dell’edizione 2025 di The Photo Solstice, che si è svolta dal 18 al 22 giugno tra l’Isola di Culuccia e Santa Teresa Gallura. Nato nel 2018, il progetto è dedicato alla fotografia contemporanea in Sardegna e unisce la ricerca artistica con la formazione e la riflessione culturale e con la narrazione del paesaggio.
In mostra a Cagliari, una selezione di opere che raccontano la produzione fotografica originale commissionata dalla Fondazione di Sardegna in occasione delle sette edizioni di The Photo Solstice, attraverso lo sguardo di autori come Olivo Barbieri, Tim Davis, Marco Delogu, George Georgiou, Phoebe Lickwar, Marco Loi, Don McCullin, Pino Musi, Jem Southam, Guy Tillim, Paolo Ventura e Vanessa Winship, cui si aggiungono gli scatti di Henri Cartier-Bresson, Plinio De Martiis, Graciela Iturbide, Franco Pinna e Pablo Volta.
“The Photo Solstice riflette la visione della Fondazione di Sardegna sul ruolo della cultura come occasione di incontro e di conoscenza. È un progetto che unisce qualità artistica, attenzione al territorio e coinvolgimento delle nuove generazioni, attraverso un lavoro che dà visibilità ai percorsi, alle storie e ai paesaggi. La capacità di far dialogare autori affermati e giovani in formazione è parte di una strategia culturale, orientata a creare valore nel tempo, favorendo l’apertura a nuove relazioni e prospettive, la trasmissione di competenze e il racconto di una Sardegna aperta e contemporanea” – ha affermato il Presidente della Fondazione d Sardegna, Giacomo Spissu.
Un nucleo centrale dell’esposizione è dedicato al reportage realizzato da Plinio De Martiis in Barbagia nel 1954, con gli originali fogli di contatto e una selezione di trenta stampe che documentano uno dei momenti più intensi della storia della Sardegna del dopoguerra. Le immagini di De Martiis dialogano con le stampe vintage di Pablo Volta, Franco Pinna e Henri Cartier-Bresson, in un percorso che testimonia come la Sardegna sia stata, già negli anni Cinquanta, un luogo capace di attirare l’attenzione della fotografia internazionale.
La mostra è visitabile, con ingresso libero, nella sede di via San Salvatore da Horta 2, tutti giorni, esclusa la domenica, dalle ore 9.00 alle 20.00.