Dal 28 luglio al 3 agosto 2025 si svolge a Perdasdefogu la quindicesima edizione del festival SetteSere SettePiazze SetteLibri. L’appuntamento si articola in sette serate di incontri, letture e dialoghi pubblici, ciascuno ambientato in una diversa piazza del paese ogliastrino. Il tema scelto per questa edizione è tratto da Le ceneri di Gramsci di Pier Paolo Pasolini: “L’ideale che illumina questo silenzio”.
Il festival si apre lunedì 28 luglio con la proiezione del documentario L’isola di Medea di Sergio Naitza e gli interventi della scrittrice Dacia Maraini, del regista Bruno Venturi e del sindaco di Gavoi Salvatore Lai. La serata è accompagnata dalle musiche di Gavino Murgia.
Martedì 29 luglio, in piazza Cent’anni di solitudine, si apre con La staffetta senza nome di Jessica Chia, seguita da Covando un mondo nuovo di Benedetta Tobagi. Chiude la serata un videomessaggio di Aldo Cazzullo sulle donne partigiane.
Mercoledì 30, in piazza Longevità, sono protagonisti Cartagloria di Rosa Matteucci e Istella mea di Ciriaco Offeddu, con dialoghi moderati da Simonetta Selloni e Giacomo Mameli.
Giovedì 31 luglio, in piazza Bellas Mariposas, si parlerà di memoria e relazioni familiari con Le ondine perdute di Roberta Cordani e Luigi M. Mignacco, e di giustizia con Aria mossa di Giampaolo Cassitta e Pierluigi Piredda.
Venerdì 1 agosto, in piazza Il giorno del giudizio, Cristina Caboni presenta La ragazza senza radici, seguita dall’intervento di Silvio Garattini con Farmaci, luci e ombre, in un dialogo aperto con operatori della sanità e moderato da Giacomo Mameli.
Sabato 2 agosto è la volta di Francesco Giubilei con L’Italia dei conservatori e di Sergio Rizzo con 2027: Fuga dalla democrazia. La serata si chiude con gli interventi della presidente Anci Sardegna Daniela Falconi, del vescovo Antonello Mura e con la consegna del premio “PerdasdiLibri alla Coerenza”.
Domenica 3 agosto il festival si conclude in piazza San Pietro con i giovani della “banda dei 105” e la presentazione del libro Le voci di via del silenzio di Elvira Serra, in dialogo con Matteo Porru.
Completano il programma mostre, laboratori teatrali, fotografici e giornalistici, letture pubbliche, attività didattiche e una rassegna poetica post festival.