Arte e natura si incontrano sul Limbara, inaugura il percorso “Acquamontana”

Arte e natura si incontrano sul Limbara, inaugura il percorso “Acquamontana”
Domenica 21 settembre apre a Vallicciola, sul Monte Limbara, il nuovo percorso espositivo del progetto Acquamontana, promosso dal CEAS Tempio (Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità) in collaborazione con il Museo Organica.
 
Il sentiero, intitolato “Lungo la Via dell’Acqua”, si sviluppa per circa sei chilometri e ospita undici opere site-specific, concepite per dialogare con sorgenti, rocce granitiche e boschi del Limbara. L’iniziativa conclude un progetto avviato nel 2024 e rappresenta il lascito permanente di un itinerario che intreccia arte contemporanea, ambiente e cultura dell’acqua, restituendo al territorio un percorso stabile che unisce natura e linguaggi artistici.
 
Le opere, collocate in prossimità di fontane dimenticate, ruscelli nascosti e vasche naturali, diventano punti di sosta e riflessione lungo il cammino. Soprasuolo di Pietruccia Bassu presenta un ombrellone rosso, simbolo di protezione e al tempo stesso richiamo agli idranti antincendio, a sottolineare la fragilità del paesaggio. Oltre la soglia di Giusy Calia propone una porta rossa immersa nell’acqua, soglia immaginaria tra realtà e simbolo. Con Entra in acqua ma non si bagna, Eleonora Desole riveste i ponticelli di legno tipici di Vallicciola con simboli e suggestioni ispirati a poeti e poetesse. Daniela e Francesca Manca, con Baciami, scolpiscono nel marmo una parola adagiata sul fondo di una vasca, invito a un rapporto intimo con la natura.
 
Il Nuraghe degli uccelli di Mauro Morittu trasforma una torre nuragica stilizzata in rifugio e scultura sonora, accogliendo gli uccelli del bosco. Le foglie stilizzate di ninfea di Gianni Nieddu evocano la memoria di un podere familiare e delle sue vasche irrigue. Le campane blu oltremare di Sabrina Oppo rimandano a gocce d’acqua solidificate nell’attimo che precede la caduta. La barca di legno di Antonella Spanu, ancorata alla terra da radici profonde, diventa simbolo di viaggio e appartenenza. Lenta che chervu, installazione sonora e partecipata di Maenas-Heart Studio, evoca un’architettura primordiale ispirata al culto della dea lunare, creando uno spazio sacro di legni, frasche e profumi.
 
In connessione con il percorso di Vallicciola, due opere sono collocate a Curadureddu: l’aerofono In ascolto del cielo di Giusy Calia e Antonello Fresu, trasformazione di una macchina di guerra in strumento di contemplazione e Potomoi di Igino Panzino, in cui una presenza artificiale e una naturale entrano in equilibrio, trasformando il bosco in un altare laico dedicato al rapporto tra uomo e ambiente.
 
L’inaugurazione prevede un trekking con partenza alle ore 9 dal Bosco di sequoie di Vallicciola e arrivo al Passo del Limbara, accompagnati dagli artisti che illustreranno le proprie opere lungo il percorso. È previsto anche un itinerario alternativo per persone con mobilità ridotta, con partenza alle 10:30 dal Bosco di Curadureddu.
 
Per tutta la giornata il Museo Organica ospiterà una mostra dedicata al progetto, con maquette e schizzi delle opere installate, oltre a esposizioni temporanee tra cui Storia di un albero del collettivo Flatform e Like a leaf dell’illustratore Toni Demuro.

Related

Rimani sempre aggiornato sugli eventi della Fondazione