Si tiene dal 5 al 7 dicembre al Teatro Doglio di Cagliari l’edizione 2025 del LEI Festival – Lettura, Emozione, Intelligenza, dedicata quest’anno al tema dell’evoluzione come processo culturale e psicologico. Il programma propone tre giornate di incontri, laboratori e dialoghi che esplorano le trasformazioni dell’individuo contemporaneo, segnato da nuove forme di comunicazione, relazioni e percezione del tempo.
L’apertura di venerdì 5 dicembre prevede alle 18 il dialogo tra Matteo Porru e Alessandra Piredda ispirato al romanzo Evoluzioni. In volo sopra l’oceano. Alle 19 Luigi Zoja approfondisce le dinamiche della paranoia nella comunicazione individuale e collettiva, mentre alle 20 è prevista la premiazione del concorso internazionale per microracconti “Lina Patanè”. La giornata si chiude alle 21 con la lezione di Umberto Galimberti sul rapporto tra mercato, desideri e costruzione del valore.
Sabato 6 dicembre il programma si apre alle 10 con un laboratorio di filosofia condotto da Nora Racugno e prosegue alle 12 con un’attività dedicata alla lettura e all’arteterapia. Nel pomeriggio (ore 17) Roberta Guzzardi dialoga con Gisella Congia sulle zone d’ombra dell’identità; alle 18 Claudio Morici presenta La malattia dell’ostrica e alle 19 Anna Ferruta riflette sulle contraddizioni della psiche. In serata, alle 20, Giorgio Zanchini affronta il tema dell’indecisione attraverso i libri che hanno segnato la sua formazione, mentre alle 21 Teresa Cinque propone un incontro dedicato al linguaggio del desiderio e dell’autodeterminazione.
Domenica 7 dicembre si apre alle 10 con un laboratorio di filosofia sul linguaggio e sull’identità di genere, guidato da Olivia Guaraldo e condotto da Nora Racugno. Alle 11 La VocAzione, stage dedicato alla ricerca della direzione interiore, introduce il tema della fotonarrazione, mentre alle 12 il laboratorio P4C – Philosophy for Community approfondisce il cambiamento come esperienza collettiva. Nel pomeriggio, alle 17, Igor Sibaldi propone una riflessione sulle trappole del conformismo; alle 18 l’architetto Hansel Bauman illustra, in dialogo con Marina Fanari, l’approccio DeafSpace per una progettazione inclusiva degli spazi. Gli ultimi due incontri sono dedicati al linguaggio: alle 19 Olivia Guaraldo approfondisce l’evoluzione dell’identità femminile nella relazione tra linguaggio e politica e alle 20.30 Paolo Borzacchiello conclude il festival con un intervento dedicato al potere trasformativo delle parole.




