Artijanus/Artijanas, nasce dall’incontro tra la Fondazione di Sardegna e Triennale Milano il “progetto culturale” dedicato ai mestieri artigiani

Artijanus/Artijanas, nasce dall’incontro tra la Fondazione di Sardegna e Triennale Milano il “progetto culturale” dedicato ai mestieri artigiani

Inizia la promozione del progetto culturale che si prefigge di creare uno spazio virtuale e territoriale per alimentare con nuove idee tutti i settori dell’artigianato e favorire lo scambio produttivo derivante dall’incontro tra artigianato e mondo del design. I Tesori Viventi sarà il tema di questa prima edizione 2020/2021, dedicata ai mestieri artigiani per la creazione di un dialogo equilibrato con la contemporaneità e la sostenibilità. Online il sito dell’iniziativa aju-aja.it che accoglie, con scadenza al 15 gennaio 2021, la prima open call rivolta alle imprese artigiane dei settori tessile e ceramica con sede in Sardegna che vogliono partecipare al Programma Residenze. In agenda anche workshop, dibattiti ed eventi pubblici dedicati a tutte le aziende del territorio regionale che si distinguono per la prevalenza della componente di abilità manuale nei processi produttivi. 

 

ARTIJANUS/ARTIJANAS è il progetto sperimentale di cultura del design e dell’artigianato promosso e sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, con la direzione scientifica e artistica di Triennale Milano, la direzione operativa di Innois s.r.l., la collaborazione della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e la direzione organizzativa e l’event management di Tools s.r.l. L’iniziativa ha lo scopo di aggregare i diversi settori dell’artigianato attorno ad un ampio programma di attività e pratiche orientato, da un lato, a fare emergere il ruolo culturale, oltre che economico, dell’artigianato, e dall’altro a stimolare il comparto a rileggere le proprie produzioni, contaminarle, generare innovazione e nuove opportunità di sviluppo. ArtiJanus/ArtiJanas è anche un invito a ri-abitare i centri minori della Sardegna in cui esiste una stretta relazione tra il “saper fare” e le comunità di riferimento. 

 

Afferma Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano: “Siamo molto felici di questa collaborazione con Fondazione di Sardegna sul tema della valorizzazione dell’alto artigianato in dialogo con il mondo del progetto. Per sua storia e missione, Triennale Milano si è sempre posta come il luogo deputato in cui arte, architettura, design, manifattura e alto artigianato possono entrare in un aperto e fecondo scambio e dialogo. La valorizzazione delle arti applicate, delle arti decorative, dei mestieri d’arte – nello straordinario contesto del territorio della Sardegna – è quindi un’operazione di grande importanza per favorire l’incontro tra la visione artistica contemporanea e l’intelligenza della mano. E conferire così il corretto status formale a questi veri e propri ‘tesori viventi’, che costituiscono uno straordinario patrimonio culturale e una autentica forma di sostenibilità produttiva”. 

 

“I saperi e le creazioni tradizionali sarde affondano le loro radici in un contesto culturale variegato che ha delle forti peculiarità territoriali. Le espressioni di questo “saper fare” si manifestano sia in forme artistiche come la scultura o la pittura sia in creazioni di alto artigianato come la tessitura – afferma Antonello Cabras, Presidente della Fondazione di Sardegna - Come Fondazione di Sardegna sosteniamo da sempre il settore culturale sardo che rappresenta la nostra identità di comunità e di territorio. Il settore culturale è storicamente presente nell’economia della Sardegna. Abbiamo un patrimonio di grande valore su cui investire e la sfida, dunque, è quella di cogliere le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica e dal mercato globalizzato per rafforzare il ruolo della cultura come volano dell’economia. L’alleanza con una istituzione di assoluto prestigio come La Fondazione Triennale di Milano va in questa direzione e traccia un percorso che aprirà ai nostri artisti e artigiani delle nuove occasioni di contaminazione con il mondo del design nazionale e internazionale con l’obiettivo di introdurre elementi innovativi nelle proprie produzioni e creare così occasioni di sviluppo per i nostri paesi e la nostra regione”. 

 

Il nome evoca Janus (Giano) il dio della porta, del passaggio, e le Janas, le fate/streghe della tradizione arcaica della Sardegna. Insieme, parlano di Artigiani e Artigiane, protagonisti del progetto. Un nome maschile e femminile, che suona sardo ma si fa capire con facilità, e canta una nenia dolce e antica riportata alla contemporaneità dal marchio creato da Stefano Asili: un regolo di elementare e funzionale memoria che assembla consonanti e vocali in un insieme semplice ma strutturato e sequenziale di colori e forme che dichiarano assertivamente il proprio ruolo. 

 

IL PROGRAMMA DELL’INIZIATIVA 

ArtiJanus/ArtiJanas si sviluppa attraverso un articolato programma che prevede tre format: 

 

Seminari e Workshop per l’innovazione e i mercati – due cicli di seminari che coinvolgeranno in maniera settoriale artigiani e imprese artigiane per stimolare la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo in relazione a nuovi bisogni, forme, materiali, tecnologie e mercati. Gli incontri partiranno nel mese di gennaio del 2021 e affronteranno, tra gli altri, i temi legati all’autenticità/originalità dei manufatti, al patrimonio culturale, al carattere territoriale delle produzioni, fino alla commercializzazione e comunicazione digitale dei prodotti e alla gestione delle PMI. 

 

Il programma residenze - per la progettazione e la creazione. Si tratta di un programma di residenze che si terrà a febbraio 2021 e che riguarda in maniera specifica la sezione artigianato artistico/design contemporaneo. Per questa prima edizione i curatori Cavalli e Morittu hanno individuato la ceramica e la tessitura quali settori su cui sperimentare la collaborazione in forma di residenza tra due designer di livello internazionale e due imprese artigiane sarde, queste ultime selezionate tramite una OPEN CALL (tutti i particolari sul sito aju-aja.it). I pezzi, o piccole collezioni, realizzati non saranno oggetti semplicemente sperimentali, o studiatamente espressivi, ma autentici “beni” capaci di unire funzionalità e significato simbolico e di consentire una rilettura delle preziose trame del territorio senza rinunciare a un’innovazione gentile, sostenibile ed etica. I prototipi, arricchiti da un video documentario che racconterà gli aspetti più umani ed emozionali delle esperienze di residenza, saranno presentati in occasione di Homo Faber in città (Venezia 9 – 26 settembre 2021) e troveranno visibilità nell’ambito della programmazione delle attività di Triennale Milano e di Fondazione di Sardegna per il 2021. Le aziende interessate possono scaricare il regolamento e compilare il form pubblicato sul sito www.aju-aja.it 

 

Eventi per la promozione e il confronto – diversi momenti di incontro e confronto pubblico nel 2021 tra Sardegna, Lombardia e Veneto. In particolare, le Fondazioni di Sardegna e Triennale Milano metteranno a disposizione i propri spazi, le competenze e i rispettivi network internazionali per promuovere l’iniziativa e condividere gli step di avanzamento del progetto. Come il clou di sintesi che è previsto in forma di festival nella primavera del 2021 a Orani (NU) e che si svilupperà in due giornate intense di incontri/talk/presentazioni e workshop con ospiti internazionali e con la direzione artistica di Stefano Boeri. O ancora come a settembre del 2021 quando le produzioni esito del programma residenze approderanno a Venezia per partecipare a Homo Faber in città, una delle iniziative espositive più rilevanti e vivaci nel campo dei mestieri d’arte d’eccellenza a livello internazionale organizzata da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship. 

 

Inserita tra i progetti strategici della Fondazione di Sardegna (settore cultura e sviluppo), l’edizione pilota di ArtiJanus/ArtiJanas si svolgerà da dicembre 2020 a settembre 2021 e avrà come tema centrale I Tesori Viventi – identificando come tali i grandi artigiani della Sardegna e la figura del maestro artigiano che conosce perfettamente la cultura della propria tradizione, ne padroneggia la tecnica, esprime uno stile personale, si è formato con altri grandi maestri e trasmette il suo patrimonio di saper-fare e saper-creare. Un talento, quindi, da riconoscere come un vero e proprio “tesoro” da custodire, da valorizzare, da celebrare. I Tesori Viventi è anche il titolo dell’edizione 2021 di Homo Faber: Crafting a more human future, una delle iniziative espositive più rilevanti e vivaci nel campo dei mestieri d’arte d’eccellenza a livello internazionale organizzata da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship insieme alla Fondazione Cologni.  

 

Proprio dalle due Fondazioni proviene uno dei due co-curatori della sezione artigianato e design, Alberto Cavalli, che insieme a Roberta Morittu avrà il compito di facilitare la relazione tra artigiani e designer, tra loro e il contesto territoriale di riferimento, il sistema dei mestieri dell’arte nazionale ed internazionale, garantendo un approccio orientato alla sperimentazione e alla massima qualità del processo creativo. Direttore Generale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Direttore Esecutivo della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship e curatore generale dell’evento Homo Faber il primo, designer ed esperta di artigianato la seconda con al suo attivo la realizzazione di numerose iniziative legate all’artigianato e al design. Il loro mandato è chiaro: nutrire, attraverso la loro esperienza e professionalità, il più ampio progetto culturale di un costante ed equilibrato dialogo con la contemporaneità. 

 

“Sono felice di poter dare il mio contributo a questo progetto – afferma Alberto Cavalli, co-curatore di ArtiJanus/ArtiJanas – È una iniziativa che si prefigge di essere una suggestiva, delicata indagine nel mondo dei mestieri d’arte sardi di tradizione, per potenziare la visibilità e il valore dei tesori viventi della Sardegna.” 

 

“Onorata di poter partecipare allo sviluppo di questo importante progetto per la mia terra – afferma Roberta Morittu, co-curatrice di ArtiJanus/ArtiJanas – Sarà stimolante poter guidare e supportare designer e aziende in questo cammino di studio e valorizzazione delle nostre eccellenze artigiane.” 

 

I designer selezionati per il programma residenze dell’edizione pilota sono: Daniele Bortotto (Zanellato/Bortotto) per il progetto sulla ceramica e Serena Confalonieri per il progetto sul tessile. 

 

Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto fondano lo studio Zanellato/Bortotto a Treviso nel 2013, dopo aver completato gli studi all’Università Iuav di Venezia e all’Ecal di Losanna. Nello stesso anno presentano al Salone Satellite di Milano il loro primo progetto, la collezione Acqua Alta, che è un omaggio alla città di Venezia: questo momento segna l’inizio di una lunga e continua ricerca sulla relazione tra i luoghi e lo scorrere del tempo, condotta attraverso l’analisi e la reinterpretazione di tecniche artigianali legate al territorio. Il lavoro dello studio spazia dal design del prodotto alle edizioni limitate per gallerie, dall’art direction per aziende alla progettazione di interni per privati. Collaborano con aziende italiane e internazionali e i loro lavori sono stati esposti in gallerie ed istituzioni quali MAXXI Roma, Triennale Milano e Museo Poldi Pezzoli di Milano, Somerset House e The Aram Gallery a Londra. Nel 2015 sono candidati Young Talent of the Year da Elle Decor Italia, nel 2016 hanno vinto un premio NYXxDESIGN della rivista americana Interior Design e un Red Dot Design Award per il progetto Storie per Cedit, nel 2018 un Good Design Award per la seduta Bix di B-Line.  

 

Serena Confalonieri è una designer e art director con base a Milano dove lavora nel campo del product, graphic e textile design, collaborando con aziende italiane e straniere. I suoi lavori sono a cavallo tra il design di prodotto e il design grafico: in essi è sempre presente un’accurata ricerca nei confronti delle superfici. Dopo la Laurea in Interior Design conseguita presso il Politecnico di Milano, e varie esperienze lavorative all’estero (Barcellona, Berlino e New York), nel 2012 apre il suo studio e nel 2103 debutta al Salone del Mobile con prodotti disegnati per aziende quali Nodus, cc-tapis e Wall&decò. In questi anni è stata selezionata per residenze di design e workshop in Italia e all’estero (New York, Messico, Portogallo), i suoi lavori sono stati pubblicati da importanti periodici e riviste di settore (“The New York Times”, “Il Corriere della Sera”, “Il Sole 24 Ore”, “Wallpaper”, “Interni”, “Ottagono”, “L’Officiel”, “Elle Décor”…), ha vinto premi nazionali ed internazionali, e i suoi lavori sono stati esposti in importanti luoghi del design come Triennale Milano e la Galleria di Rossana Orlandi. 

aju-aja.it 

triennale.org 

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