“La luce del colore”, a Cagliari la mostra dedicata ad Antonio Corriga nel centenario della nascita

“La luce del colore”, a Cagliari la mostra dedicata ad Antonio Corriga nel centenario della nascita

Sarà inaugurata il 2 dicembre, nelle sale dell'Exmà di Cagliari, "La luce del colore", la mostra per commemorare il centenario della nascita dell'artista Antonio Corriga. 

 

L'esposizione, che resterà aperta fino al 31 dicembre, è curata da Sabina Corriga e Antonello Carboni e presenta oltre cinquanta opere, molte delle quali mai esposte prima. Queste opere raccontano storie intime, riservate agli affetti più personali di Antonio Corriga, alle persone che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita. Ogni opera rappresenta una memoria di fatti e circostanze, di impegno sociale, coerenza e speranza politica per una vita migliore. 

 

Ciascuna opera riflette l'attenzione di Corriga alla vita nel lavoro, all'impegno sociale, alla formazione delle nuove generazioni e all'impegno civile come docente ed artista. Ogni lavoro rappresenta un'immersione nella temperie culturale del tempo, con una ricerca identitaria, uno slancio verso le tendenze del momento e rivendicazioni operaie. 

 

Le pitture e i colori riflettono l'uomo coerente e passionale, amante della sua terra, riservato e gioioso, che si confronta con un mondo che desidera migliorare attraverso la sua arte. Antonio Corriga anticipava le correnti artistiche del tempo, creando in ognuna di esse un narrato personale. 

 

La mostra e il catalogo sono stati realizzati con il contributo della Fondazione di Sardegna con la direzione dell'Associazione Culturale Antonio Corriga. 

 

L’artista. 

Antonio Corriga nasce ad Atzara il 21 marzo 1923. Nel 1936, Filippo Figari, alla scoperta di quei luoghi tanto amati dai costumbristi spagnoli Chicarro e Ortiz, lo invita a frequentare l’Istituto D’Arte di Sassari da lui allora diretto. Fondamentale fu per il giovane Corriga il carisma di Richard Scheurlen, pittore impressionista tedesco, giunto negli stessi anni nel piccolo centro del Mandrolisai alla ricerca di colori e tradizioni altrove perduti.   

 

Nel 1942, prosegue gli studi a Firenze dove ha come maestro di pittura Primo Conti. Il ritorno in Sardegna nel ‘48 gli consente l’avvio di una lunghissima avventura nell’arte, che spazia dalla pittura alla ceramica, all’incisione. Diviene insegnante di ceramica alla Scuola Professionale di Oristano, diretta da Vincenzo Urbani. Numerosi sono i riconoscimenti già in quegli anni e le grandi opere pittoriche come la Pala d’Altare della Chiesa di San Sebastiano a Oristano del 1956. Tra i temi trattati emergono alcune costanti, come quello del folclore e quello sacro delle processioni. Ma Corriga è molto sensibile alle dinamiche e alle ingiustizie sociali che lo portano a realizzare splendide opere a tema politico, come I funerali di un socialista e Il capraro di Ottana. Nel 1966 viene chiamato a presiedere l’ISOLA dove Corriga, coadiuvato da Mauro Manca e Ubaldo Badas, fa valere la sua competenza riuscendo ad esaltare standard qualitativi ed innovativi, creando i Centri Pilota, fucina di opere artistiche di altissimo livello.  

 

Sono anni di intenso lavoro anche personale, che lo porteranno alla realizzazione di opere importanti e alla grande fama: citiamo i pannelli decorativi per il Consiglio Provinciale di Oristano, i dipinti per i Municipi di Oliena o Arborea, le grandi opere per le sedi del Banco di Sardegna di Cagliari e Sassari. Corriga viene chiamato a realizzare importanti opere sacre, di cui ricordiamo: la Crocefissione a Fonni, la Via Crucis a Gavoi, la Pala di San Francesco e il Trittico dei tre beati a Nuoro. Già anziano realizza la grande Pala d’Altare per la Basilica di Bonaria a Cagliari.  

Grazie al suo impegno, viene creato ad Atzara il Museo Ortiz, segno tangibile del passato d’arte che connota il paese. Muore il 16 dicembre 2011 a Oristano.   

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